ایلاریا کابوا، ویروس شناس و مدیر مرکز One Health Center of Excellence دانشگاه فلوریدا هشدار می دهد که ویروس کرونا ممکن است حتی در میان انواع حیوانات شیوع پیدا کند. به عقیدۀ وی این ویروس ممکن است اولین ویروس پاندمیکی باشد که به یک همه گیری جانوری تبدیل می شود. این گونه ما کنترل اوضاع را از دست خواهیم داد. زیرا علی رغم دریافت خبرهای خوب در رابطه با واکسن، این خطر ممکن است تمام نشده باشد. دنیای جانوران در کانون توجه قرار گرفته است. آنها به ویژه در دنیای وحش ممکن است مبتلا شده و به شکل کنترل نشده ای شیوع آن را گسترش دهند.
1- ایلاریا کابوا، ویروس شناس و مدیر مرکز One Health Center
of Excellence دانشگاه فلوریدا هشدار می دهد که ویروس کرونا ممکن است حتی
در میان انواع حیوانات شیوع پیدا کند. به عقیدۀ وی این ویروس ممکن است
اولین ویروس پاندمیکی باشد که به یک همه گیری جانوری تبدیل می شود. این
گونه ما کنترل اوضاع را از دست خواهیم داد. زیرا علی رغم دریافت خبرهای
خوب در رابطه با واکسن، این خطر ممکن است تمام نشده باشد. دنیای جانوران
در کانون توجه قرار گرفته است. آنها به ویژه در دنیای وحش ممکن است مبتلا
شده و به شکل کنترل نشده ای شیوع آن را گسترش دهند.
2- کاپوا در خصوص
واکسن گفت که روزنۀ امیدی دراین رابطه وجود دارد. بشریت همواره از این
گونه پدیده ها جان سالم بدر برده حتی زمانی که واکسن ها، پادتن های
مونوکلونال و آنتی بیوتیک ها موجود نبودند. لیکن این روزنۀ امید فقط به
واکسن بستگی ندارد. در ماه های اخیر درک بهتری نسبت به این بیماری کسب
نمودیم، اقدامات پیشگیرانه انجام دادیم و حتی از درمان های معجزه آسایی
استفاده کردیم.
3- وی همچنین به تجزیه و تحلیل پژوهشی می پردازد که
توسط موسسۀ سرطان شناسی شهر میلان صورت گرفته که در آن آمده است که
کووید-19 از سپتامبر سال 2019 در ایتالیا حضور داشت. به اعتقاد وی این
فرضیه باید از سوی سایر مطالعات اروپایی مورد تأیید قرار گیرد. دلیلی برای
باور کردن این موضوع وجود ندارد.
4- در خصوص موج دوم این پاندمی وی
بر روش های مفید برای مقابله با خستگی ناشی از آن تأکید نمود. قبل از هر
چیز باید درک کنیم که این ویروس وجود دارد و همه در برابر آن آسیب پذیرند.
اینها باعث می شود که مردم بگویند دیگر بس است. برای مقابله با این وضعیت
هر کس باید صبر و شکیبایی خود را بالا ببرد زیرا ما در یک موقعیت استثنایی
قرار گرفته ایم. در ضمن استفاده از ماسک و الگو قرار گرفتن برای دیگران نیز
از جمله اقداماتی است که باید انجام دهیم.
اداره کل رسانه های خارجی
ترجمه: مریم شرکاء
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/covid-incubo-panzoozia-rischiamo-perdere-controllo-1903922.html
Il Giornale
"Rischiamo di perdere il controllo". Dopo la pandemia c'è l'incubo panzoozia
Il
virus potrebbe diffondersi anche tra le specie animali. L'avvertimento
della virologa Ilaria Capua: "Potrebbe essere il primo virus pandemico
che diventa una panzoozia. Così perderemo il controllo"
Francesca Bernasconi - Mar, 17/11/2020 - 12:38
commenta
"C’è
un arcobaleno alla fine della tempesta Covid, tra le nuvole possiamo
già intravederne i colori...". Ma, secondo la virologa Ilaria Capua,
direttrice del One Health Center of Excellence dell’Università della
Florida, non bisogna fermarsi qui.
Perché nonostante le buone
notizie relative al vaccino, il rischio potrebbe non essere finito. E
sotto i riflettori finisce il mondo animale, che rischiano di essere
contagiati e diffondere il virus in modo incontrollato, come successo ai
visoni in Danimarca.
"È una prospettiva che il mio gruppo di ricerca
aveva già segnalato in tempi non sospetti, prima che scoppiasse il caso
in Danimarca e altrove", ha rivelato la virologa in un'intervista
all'Huffington Post, citando un articolo risalente allo scorso maggio,
in cui si parlave del rischio del Covid-19 di "essere il primo virus
pandemico che diventa una panzoozia, cioè che colpisce anche tante
specie animali". In particolare, secondo un altro studio pubblicato a
settembre, "i mustelidi (la famiglia dei visoni e dei furetti, per
intenderci) sono animali che possono diventare serbatoio per questo
fenomeno panzootico. Ad oggi sappiamo che i mustelidi sono molto
ricettivi - ci sono stati casi anche in Olanda e negli Stati Uniti - e
non abbiamo dati sui mustelidi selvatici". La circolazione del virus
negli animali, soprattutto in quelli selvatici, potrebbe far "perdere
definitivamente il controllo dell’infezione. È impensabile fare
sorveglianza e andare a controllare le donnole o le faine nel loro
habitat naturale. Il virus chiaramente potrebbe mutare in un’altra
specie animale e questo potrebbe minare le nostre possibilità di
controllare la pandemia".
Sull'arrivo del vaccino, la Capua precisa:
"La luce alla fine del tunnel c’è e c’è sempre stata. Da questi fenomeni
epocali l’umanità è sempre sopravvissuta, anche quando non c’erano i
vaccini, i monoclonali, gli antibiotici". Ma la luce non è rappresentata
solamente dal vaccino. Si è arrivati, in questi mesi, anche a "una
migliore comprensione della malattia, protocolli di intervento precoce,
trattamenti come la sieroterapia, farmaci come gli antivirali e i
cortisonici, e poi addirittura una terapia miracolosa come quella basata
sugli anticorpi monoclonali". Inoltre, le ultime notizie parlano di più
vaccini in arrivo: "Siamo di fronte a una situazione unica- commenta la
Capua all'Huffington Post- È per questo che bisogna organizzarsi per
avere dei piani di distribuzione che tengano conto delle specificità dei
diversi vaccini che verranno approvati". Essendo più di uno, saranno
diverse anche le tecniche di conservazione e di somministrazione: per
questo è necessario un piano preciso, in grado di "mettere in campo un
mix di organizzazione e flessibilità".
La Capua, nel corso
dell'intervista, commenta anche lo studio pubblicato dall'Istituto
Tumori di Milano, che sostiene la presenza del Covid-19 in Italia fin
dal settembre 2019: "Questo dovrebbe essere un dato confermato da altri
studi europei- ha detto- Non c’è ragione per credere che il virus sia
arrivato in Italia mesi prima rispetto ad altri Paesi europei. Se questo
dato verrà confermato da studi analoghi fatti in Germania, Francia,
Spagna, allora vorrà dire che il virus è circolato per molto tempo sotto
traccia: saremmo di fronte a un fallimento clamoroso del meccanismo di
sorveglianza, un fatto gravissimo. C’è da augurarsi che si siano
sbagliati; nell’attesa di conferme, meglio essere cauti".
Relativamente
alla seconda ondata, la virologa precisa le modalità utili per
affrontare la "pandemic fatigue", il senso di stanchezza e avvilimento
causati dal ritorno del Covid-19: "Innanzitutto, bisogna capire che
esiste, che ci rende tutti molto più fragili", che porta le persone a
dire "basta". "È una resa alimentata anche dal fatto che arrivano
messaggi contraddittori o segnali di grande speranza, che poi ovviamente
vengono subito ridimensionati- precisa Capua- Un tale zig zag
emozionale - gioia / disastro – provoca per forza questo meccanismo
psicologico. Ci si sente disorientati, stanchi, impotenti di fronte a un
caos soverchiante". Per poter combattere questa situazione è necessario
che ognuno alzi "il proprio tollerometro, perché siamo in una
situazione eccezionale, tiriamo fuori il nostro senso di gregge, secondo
il quale se un lupo mangia la mamma pecora, gli agnellini li allatta
un’altra mamma pecora. Diventiamo comprensivi, troviamo spazio per
l’ascolto ma non per gli attacchi e lasciamo cadere le provocazioni.
Alzare il tollerometro, mettere la mascherina e dare il buon esempio è
tutto ciò che possiamo fare".
Ma la pandemia nasconde anche un
"arcobaleno", che può dare all'Italia e a tutto il mondo la "possibilità
di ripartire in un modo più sostenibile".