چند ماه پیش سازمان جهانی بهداشت تیمی متشکل از کارشناسان به شهر ووهان در چین اعزام داشت تا اطلاعاتی در خصوص پاندمی کووید-19 جمع آوری کنند. هدف این سازمان یکی بود و آن روشن ساختن منشأ ویروس بود. اکنون چند هفته پس از پایان این مأموریت همین تیم نتایج تحقیق را مکتوب نمودند. لیکن افرادی را که منتظر حل شدن این معما بودند، نومید ساختند.
1- چند ماه پیش سازمان جهانی بهداشت تیمی متشکل از کارشناسان به
شهر ووهان در چین اعزام داشت تا اطلاعاتی در خصوص پاندمی کووید-19 جمع آوری
کنند. هدف این سازمان یکی بود و آن روشن ساختن منشأ ویروس بود. اکنون چند
هفته پس از پایان این مأموریت همین تیم نتایج تحقیق را مکتوب نمودند. لیکن
افرادی را که منتظر حل شدن این معما بودند، نومید ساختند.
2- سند
مزبور دستکم 5 پرسش بزرگ را بی پاسخ گذاشت. آنها عبارتند از: کووید چه زمان
انتشار یافت؟ برای آن تاریخ مشخصی اعلام نگردید. فقط می دانیم که قبل از
دسامبر 2019 ردی از انتشار گستردۀ ویروس در چین وجود نداشت.
3- پرسش
دوم اینکه اولین مورد سرایت در کجا صورت گرفته است؟ دانشمندان هنوز قادر
نیستند مکان دقیق این سرایت را مشخص کنند. هنوز نمی دانیم که آیا شهر ووهان
و به ویژه بازار ماهی فروشان آن فقط ظاهر قضیه بوده یا اینکه همۀ این
اتفاقات عملاً از این شهر 11 میلیون نفری آغاز شده باشد.
4- کدام
حیوانات عامل انتقال این ویروس بودند؟ دانشمندان در این خصوص تقریباً
اطمینان دارند که منشأ ویروس باید نوعی خفاش باشد. با این حال نمی دانیم که
آیا این انتقال مستقیماً از این جانور به انسان صورت گرفته یا اینکه یک
میزبان میانه در این رابطه نقش مهمی ایفاء نموده است.
5- پرسش دیگر
اینکه چرا هیچکس قبل از دسامبر 2019 متوجه کووید نشده بود؟ چنانچه این
ویروس بسیار قبل تر از دسامبر 2019 ظهور یافته بود در آن صورت دو گزینه
وجود دارد: ویروس چندین ماه قبل از دسامبر انتشار یافته لیکن با نداشتن
علامت و به سبب شباهتش به یک آنفولانزا کسی موفق به تشخیص آن نشده بود و
دیگری اینکه ویروس ممکن است بسیار قبل تر از دسامبر در چین شیوع یافته باشد
لیکن مقامات چینی سعی کردند آن را در پرده ای از ابهام قرار دهند.
6-
سوال بعدی نیز اینست که ما در خصوص اولین موارد ابتلا به این ویروس چه می
دانیم؟ در این رابطه باید گفت که ابهامات فراوانی وجود دارد. برای پی بردن
به آن باید یک بررسی عمیق در سوابق بیمارستانی چین و نمونه های خونی که قبل
از آشکار شدن موارد ابتلا به این ویروس در دسامبر 2019 گرفته شد، انجام
داد. همچنین به آزمایش های ویژه در رابطه با زنجیرۀ شرکت های کشاورزی و
دامداری نیاز است. باید گفت که کارهای بسیاری باید انجام داد.
اداره کل رسانه های خارجی
ترجمه: مریم شرکاء
https://it.insideover.com/scienza/le-5-domande-ancora-senza-risposta-sulle-origini-della-pandemia-di-covid.html?utm_source=ilGiornale&utm_medium=article&utm_campaign=article_redirect&_ga=2.73024918.422935953.1617568564-986420711.1607201374
Il Giornale
Le 5 domande ancora senza risposta sulle origini della pandemia di Covid
Federico Giuliani
4 Aprile 2021
•
•
Un
paio di mesi fa l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha mandato
un team di esperti sul campo, a Wuhan, in Cina, per raccogliere dati e
informazioni sulla pandemia di Covid-19. L’obiettivo dell’agenzia con
sede a Ginevra era uno: fare chiarezza, una volta per tutte, in merito
alle origini del Sars-CoV-2. Adesso, a distanza di qualche settimana
dalla fine della missione, quella stessa équipe ha riordinato le idee e
messo, nero su bianco, i risultati dell’indagine. Chi si aspettava la
risoluzione dell’enigma – a dire il vero, non molti – è rimasto deluso.
Già,
perché il report pubblicato, intitolato WHO-convened Global Study of
Origins of SARS-CoV-2, ha messo sul tavolo quattro ipotesi ma ha
sostanzialmente lasciato tutti insoddisfatti. A cominciare dal direttore
generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, il quale ha affermato
come fossero necessari “studi completi e approfonditi, oltre a quelli
fatti sinora”. Anche perché le suddette ipotesi – enunciate seguendo
l’ordine di probabilità – erano già state avanzate in precedenza: la
trasmissione diretta dai pipistrelli all’uomo, la trasmissione; la
trasmissione sempre dai pipistrelli all’uomo, ma mediante l’azione di un
ospite intermedio; la diffusione del virus attraverso i prodotti
alimentari della catena del freddo; la fuga accidentale del patogeno dal
laboratorio di Wuhan.
Da questo punto di vista, il documento ha lasciato almeno cinque grandi domande senza risposta.
Quando si è diffuso il Covid?
È
la domanda che vale un milione di dollari. Non è stata indicata una
data X precisa. Sappiamo, dando un’occhiata ai grafici presenti nel
rapporto dell’Oms, che non vi sarebbero tracce di una massiccia
circolazione del Covid, in Cina, prima del dicembre 2019. I primi casi
accertati nella città di Wuhan risalgono proprio alla metà di quel mese,
anche se, stando ad alcune fonti, il primo caso accertato oltre la
Muraglia risalirebbe al novembre di quello stesso anno.
In ogni caso,
prendendo per buona l’analisi del report, anche se prima del mese di
dicembre non è stata segnalata una massiccia circolazione del virus,
questo non significa che in Cina non vi fossero, in precedenza, piccoli
focolai sparsi chissà dove. Anche perché stiamo parlando di un Paese che
conta 1.4 miliardi di persone e che, prima della pandemia, poteva
contare su un flusso di viaggiatori di svariate decine di milioni di
individui. Considerando poi che è passato ormai più di un anno dallo
scoppio dell’emergenza globale, risalire al momento esatto
dell'”incendio” risulta un’impresa pressoché impossibile.
Dove è avvenuto il primo contagio?
È
l’altra grande domanda rimasta, per il momento, senza risposta. Gli
esperti non sono ancora in grado di risalire al luogo esatto del
contagio. Non sappiamo se la città di Wuhan, e in particolare il mercato
ittico di Huanan, sia stata soltanto la punta dell’iceberg o se tutto
sia effettivamente partito da questa megalopoli di 11 milioni di
abitanti.
È anche possibile che la prima trasmissione animale-uomo
(tenendo per buona l’ipotesi più probabile della zoonosi) sia avvenuta
in qualche angolo sperduto del sud-est asiatico, magari in una zona di
confine tra la Cina e uno dei Paesi limitrofi. Dopo di che, un anonimo
lavoratore migrante, un commerciante o chissà chi altro, potrebbe
inconsapevolmente aver trasportato fisicamente il virus fino a Wuhan.
Dove sarebbe si sarebbe poi scatenata l’epidemia, presto diventata
pandemia.
Quali sono gli animali responsabili della trasmissione?
Gli
scienziati sono quasi sicuri: il virus dovrebbe provenire da qualche
specie di pipistrelli. Non sappiamo, tuttavia, se la zoonosi sia
avvenuta direttamente tra questo animaletto notturno e l’essere umano, o
se un ospite intermedio possa aver svolto un ruolo fondamentale. Da
questo punto di vista, i riflettori sono puntati su una lista di animali
soliti entrare in contatto con l’uomo per i più svariati motivi (dal
commercio a ragioni alimentari). L’elenco è piuttosto corposo e
comprende pangolini, visoni, koala, pavoni, tassi, zibetti e tanti altri
ancora.
Perché nessuno si è accordo del Covid prima del dicembre 2019?
È
possibile che la pandemia possa essere effettivamente esplosa nel
dicembre 2019. Ma è anche plausibile che tutto possa esser partito molto
prima (non sappiamo quantificare con precisione la tempistica esatta né
il luogo preciso). In tal caso, ci sono due opzioni: il virus può
essersi diffuso molti mesi prima di dicembre ma, data la sua forma
asintomatica e la similitudine a un’influenza, è possibile che nessuno
sia riuscito ad individuarlo; oppure – e questa è la versione sposata
dall’amministrazione Trump – il virus può essersi diffuso molto prima di
dicembre, in Cina, ma le autorità cinesi avrebbero cercato di offuscare
la vicenda.
Cosa sappiamo dei primi casi?
Rimangono ancora molte
zone d’ombra. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il
documento dell’Oms richiederebbe un esame più approfondito dei registri
ospedalieri cinesi e dei campioni di sangue prelevati prima della
rilevazione dei casi noti risalenti al dicembre 2019. Non solo:
occorrerebbero analisi specifiche anche per quanto riguarda la filiera
delle aziende agricole e degli allevamenti. Il lavoro da fare, dunque, è
ancora tanto.